Molti ragazzi, che si sono iscritti ai diversi corsi, sono stati chiamati direttamente dalla “Consulting”. Io, invece, ho avuto la fortuna di leggere casualmente, su una pagina di facebook, della loro esistenza e della possibilità di iscriversi in breve tempo, prima che i posti a disposizione fossero già stati occupati.
Perciò avevo deciso di iscrivermi e, dopo il patto di servizio e l’orientamento che sono procedure regolarmente previste dal Programma Garanzia Giovani, mi era stato chiesto di scegliere un corso ben preciso. Fin dall’inizio la mia scelta è stata il corso di “Gestione delle risorse umane”, poiché oggi, risulta essere un settore che apre nuovi orizzonti e soprattutto nuove opportunità per i giovani laureati e non.

Il corso è giunto al termine e ho deciso di scrivere le mie riflessioni su quest’esperienza. In primis posso affermare che le mie aspettative iniziali erano molto diverse, poiché ero quasi sicura che avremmo seguito un programma rigido e ben strutturato, che avremmo discusso differenti argomenti sulla gestione delle risorse umane e che soprattutto il metodo d’insegnamento si sarebbe esaurito attraverso la lezione frontale: insegnante e allievi come prevede il regolamento scolastico. E’ avvenuto il confronto diretto e approfondito sulle diverse tematiche come il bilancio delle competenze, la comunicazione, la gestione dei conflitti e dello stress lavorativo, le strategie efficaci per un colloquio di lavoro la normativa del diritto di lavoro, il processo di valutazione e potenziamento delle risorse e in particolare la differenza tra leader e capo. Lo studio di questi concetti però, non è avvenuto soltanto attraverso la proiezione di slides, ma anche consultando materiale come articoli di giornali e riviste, documenti, svolgimento di esercitazioni individuali e di gruppo, visione di film e video inerenti agli argomenti trattati. Questo metodo di insegnamento alternativo, ci ha reso soggetti attivi e partecipativi, particolarmente coinvolti, attenti e interessanti alle lezioni

Non è stato solo un corso formativo bensì un percorso di crescita personale, poiché non ci siamo fermati alla teoria, ovvero al “come si gestiscono le risorse umane”, ma abbiamo messo in pratica ciò che abbiamo studiato in aula ogni giorno anche nella vita quotidiana.

Sicuramente verrebbe da chiedersi: in che modo? Prima di tutto la nostra insegnante Mariantonietta A., che per noi è stata anche una guida, fin dal primo giorno ci ha trasmesso un senso di trasparenza e familiarità raccontandoci le sue esperienze di vita. All’inizio eravamo spaesati, un po’ spaventati da ciò che avremmo vissuto da lì ad un mese, rinchiusi ogni giorno per sei ore in un’aula, confusi sul nostro futuro e incerti su ciò che sarebbe accaduto. La nostra prof, che alla fine di quest’esperienza indimenticabile, è diventata una preziosa amica per tutti noi, ci ha seguito passo dopo passo ogni giorno e ancora prima di essere un’insegnante, è stata una vera educatrice dal momento che ci ha rassicurati, ci ha motivati, ha fatto riemergere le nostre capacità, le nostre qualità che, un mese fa, sembrava avessimo dimenticato.

Abbiamo raccontato le nostre paure, le insoddisfazioni, i sogni e, in questo modo, ci siamo confrontati e abbiamo espresso le nostre idee, sentendoci a nostro agio. Siamo diventati un gruppo compatto, Anna Teresa, Gianluca, Valentina, Mery ed io abbiamo seguito con piacere la sua leadership.

Dopo un mese e mezzo, dal 17 giugno ad oggi 1 agosto, non siamo più le stesse persone. Questo corso ci ha reso più sicuri, ha aumentato la nostra autostima, ci ha reso più consapevoli delle nostre qualità e delle nostre competenze, ha chiarito le nostre idee sul lavoro che vorremmo svolgere e siamo sicuramente più pronti ad affrontare il nostro futuro. Abbiamo avuto modo di conoscere altre persone con cui dialogare, durante le pause, conoscendo brevemente anche le tematiche dei loro corsi e scambiandoci idee e pareri personali.

Molti risultati positivi sono stati raggiunti grazie alla nostra indiscutibile insegnante che ci ha sorpresi anche l’ultimo giorno, donandoci un attestato di leadership e una matitina che per noi ha sicuramente un valore affettivo e che rappresenta un prezioso ricordo di questa particolare esperienza. Lo consiglierei ai miei amici, ai miei conoscenti e ai miei parenti che, sicuramente come me, diventerebbero persone migliori, imparando in primis che il semplice gesto del sorriso può cambiare la giornata a tante persone.